La relazione di Confindustria 2010

"Confindustria è una grande forza nazionale che sa richiamare tutte le classi dirigenti a un comune sforzo per promuovere il progresso dell'Italia...

Noi siamo il fulcro del Paese...

CONFINDUSTRIA HA PROPOSTO A TUTTI UN CAMBIO DI MARCIA...

Continuiamo a promuovere il valori della libertà,della democrazia,della libertà...

La crescita economica viene prima di ogni colore di politico,di ogni bandiera di partito...

Ciò che conta è il senso di responsabilità...il rispetto delle regole e della legalità...

Chi alimenta nuove divisioni,che impediscono alle imprese di conquistare [mercati] sappia che si assume una grave responsabilità di fronte al Paese...

L'elettorato,alle recenti consultazioni elettorali,si è espresso per la conferma di un quadro generale di stabilità...

Ancor prima che dagli elettori verrà punito dai mercati...

Dalla divisione alla condivisione,sia questo il nostro credo.

Noi lo abbiamo sempre pensato...lo faremo...

Serve una grande assise dell'Italia delle imprese e del lavoro...incontriamoci subito....entro l'estate...

DUE QUESTIONI ESSENZIALI:IL MERCATO E LO STATO

Le questioni del Paese non si affrontano pienamente se non si scioglie il nodo irrisolto del rapporto tra Stato e mercato.

In Italia c'è bisogno di più mercato,ancora poco presente o troppo assente nella vita pubblica...

Le liberalizzazioni [l'apertura dei mercati alla concorrenza] continuano a penalizzare il Paese...

Se Governo e maggioranza persistono in questa marcia indietro sulle liberalizzazioni nel commercio e nelle professioni NOI CI METTEREMO DI TRAVERSO E SARA' UN'OPPOSIZIONE MOLTO DURA."
(Emma Marcegaglia,www.confindustria.it)


Il mio giudizio?
L'Italia è una Repubblica democratica fondata sul "desiderio" degli imprenditori nazionali di considerare il lavoro un fattore di "unificazione nazionale",al di là e al di sopra di qualsiasi divisione politica.

Penso anche che se c'è "qualcuno",che ha puntato tutto sul lavoro come fattore di divisione nazionale,ma è stato clamorosamente "smentito" dall'industria italiana,allora,se ha un bricciolo di dignità,dovrebbe farsi da parte,per guadagnarsi,o ri-guadagnarsi,un po' di rispetto.
Ma non credo che lo farà:è troppo da Uomo (con la U maiuscola)!